Chiavi dei mezzi: di chi sono?

Nella gestione flotte un problema classico è quello della gestione delle chiavi: chi è autorizzato a prenderle/usarle?

La “titolarità” della chiavi dei veicoli rappresenta spesso elemento di cerniera fra manutenzione ed esercizio e in ogni caso rappresenta una criticità rispetto ai temi della sicurezza stradale.

Nelle fleet management di veicoli per servizi di raccolta e spazzamento, accanto a servizi urbani per i quali non si registrano problemi significativi, esistono numerosi casi critici costituiti ad esempio da servizi sparsi nel territorio per i quali ogni cantiere ha la sua peculiarità e il gestore, spesso remoto, ha necessità di controllare con attenzione chi usa un veicolo/attrezzatura. Così come si registrano esempi, per fortuna rari, di furti o, più semplicemente, di utilizzi non ottimali della flotta consentiti dall’abitudine da parte degli operatori di “scegliere” il veicolo con cui prestare servizio.

Gli aspetti di sicurezza appaiono in ogni caso centrali: come in tutti i processi l’assegnazione delle attrezzature di lavoro deve essere correttamente tracciata e certificabile, così come la stessa deve essere associata ad un controllo preventivo di idoneità alla conduzione delle stesse.

Il completo controllo dell’accesso ai veicoli, prevenendo furti e comportamenti non conformi, rappresenta inoltre una buona pratica di “road safety” che può supportare, fra le altre possibili, il percorso di conseguimento della certificazione ISO 39001.

Un approccio completo e corretto nella direzione su indicata deve prevedere la conduzione di progetto che preveda l’analisi del processo di gestione delle chiavi e la sua ottimizzazione rispetto alle esigenze di sicurezza e di corretto rapporto fra manutenzione ed esercizio, proprio di ciascuna realtà aziendale.

Fulcro del nuovo processo è l’adozione di tecnologie quali le bacheche elettroniche per la gestione informatizzata delle chiavi, che possono essere rilasciate solo agli operatori effettivamente autorizzati in accordo con il suddetto processo anche previo alcol test. Oltre ad esse, è possibile attrezzare i veicoli con vani a incasso per la conservazione sicura a bordo, accessibili a chi ne ha il diritto (autisti di scorta, manutentori) tramite chiave dedicata.

Tali soluzioni garantiscono il tracciamento delle operazioni e dunque il totale controllo del rischio, a tutela della responsabilità civile e penale degli amministratori.

Si tratta in definitiva di un’applicazione mirata del paradigma “Impresa 4.0”, che per la sua semplicità e rapidità di implementazione ben si presta all’ottenimento di agevolazioni finanziarie (super ammortamento, credito d’imposta), con progetti integrati che prevedano il supporto all’installazione, la formazione del personale e non ultima un’azione da parte del marketing aziendale per la valorizzazione degli investimenti effettuati.